Discorso del Sindaco per il 25 aprile

Pubblicato il 26 aprile 2023 • Comune

Care concittadine e cari concittadini, grazie a tutti voi di essere qui, in  P.zza G. Matteotti,  per celebrare, insieme, il  78° anniversario della Liberazione.
Un ringraziamento particolare, lo vorrei fare agli amministratori, all’associazione Reduci e Combattenti per la Libertà, alle associazione d’Arma, a tutte le associazioni del paese,  a Don Fabio.
In questa Piazza, oggi, istituzioni e cittadini compiono l’atto che può essere considerato come il più importante appuntamento civile che la nostra Nazione rinnova nel giorno del 25 aprile, da settantotto anni. Quella odierna è la data in cui si riporta alla memoria viva, in ragione di accadimenti storici fondamentali, la liberazione del Paese dalla tirannia, dalla oppressione e perciò la liberazione che avrebbe condotto alla libertà, alla democrazia.
Rendiamo ancor più nostro il concetto della Liberazione, che è qualcosa di più della libertà, perché la libertà, bene prezioso, può essere condizionata dalla necessità: lo riscontriamo, purtroppo, anche in una certa politica che usa istituzioni o enti, che genera e controlla il consenso sfruttando il bisogno dell'altro, che esercita il potere per il potere e non per il benessere dei cittadini.
Una celebrazione che cade in un tempo dove troppi accadimenti stanno segnando popolazioni e persone e dove continuiamo ad assistere a una deriva verso disvalori da cui abbiamo il dovere e il diritto di proteggerci.
Ai valori della Resistenza e della Costituzione dobbiamo ancorarci per affrontare il particolare momento storico che stiamo vivendo, dopo una pandemia, con il dolore di una guerra che sta facendo sanguinare il cuore dell’Europa e che si aggiunge ai numerosi conflitti presenti in ogni parte del mondo. In tale contesto, oggi più che mai, è necessario ribadire l’importanza dei valori della libertà e dell'uguaglianza, della democrazia e dell’indipendenza e riappropriarci di quei principi fondamentali richiamati dalla nostra Costituzione che oggi devono declinarsi innanzitutto nella centralità della dignità della persona, nella giustizia sociale, nel rispetto dell’ambiente quale parte integrante del nostro vivere quotidiano, nel ripudio della guerra, il ripudio di ogni guerra scolpito nell’articolo 11 della Costituzione.
Oggi siamo qui non solo per un esercizio di memoria, ma per rendere concretamente omaggio, con i nostri comportamenti, a chi si è battuto per la libertà a costo della propria vita.
Oggi siamo qui a condividere il momento fondativo della nostra Italia, la sua rinascita dopo un periodo buio e oscuro. La luce della democrazia che oggi illumina le nostre vite non deve però mai portarci a dimenticare ciò che è accaduto in quegli anni, costellati dagli orrori e dalle barberie dei totalitarismi e della soppressione della "libertà” e di ogni forma di giustizia.
Questo è stato il dono prezioso per cui dobbiamo sempre ringraziare quello straordinario movimento collettivo, costituito dai partigiani, ma anche dai civili, dalle donne e dagli ebrei, dai Carabinieri, dai militari che combatterono accanto agli Alleati e dal contributo determinante di coloro che versarono il loro sangue nella cosiddetta campagna d’Italia.
Oggi siamo qui per affermare la vitalità attuale e duratura della Resistenza e della Liberazione, nel loro costante procedere verso libertà e giustizia sociale, binomio inscindibile: riportiamo il nostro pensiero a tali valori quando, con la generosità che ci contraddistingue, accogliamo i rifugiati dall’Ucraina e da ogni territorio di guerra, ma pensiamo a ciò anche quando condanniamo la guerra in ogni sua forma, in ogni sua manifestazione, perché la guerra è tutt’altro che libertà, è tutt’altro che giustizia, è tutt’altro che vittoria dell’uomo.
Carissime ragazze e ragazzi se vogliamo dare realmente un senso alla Liberazione e festeggiarla nel suo profondo significato, ricordiamoci di non essere mai indifferenti, di non voltarci mai dall'altra parte, di essere sempre partigiani, anche oggi, scegliendo sempre di stare dalla parte giusta, quella della democrazia e della libertà, così come fecero le donne e gli uomini della Resistenza, combattendo ovunque la barbarie del nazismo e del fascismo.
Il tempo che viviamo ci ha insegnato che le libertà costituzionali con le quali siamo abituati a convivere non devono essere mai date per assodate, si tratta di valori che dobbiamo difendere ogni giorno, custodire e trasmettere alle nuove generazioni, coinvolgendo il mondo della scuola.
Per questo vorrei ringraziare la bibliotecaria e il comitato della Biblioteca Comunale per aver organizzato in questi giorni, grazie alla presenza del professore Guido Romanin e Tommaso Begotti integranti dell’ ANPI sezione di Rovigo, un percorso con i bambini e ragazzi della scuola Primaria e Secondaria “Papa Giovanni Paolo  II°” dedicato ai valori della nostra Costituzione.
Inoltre, ne approfitto, per ringraziare la cooperativa sociale Porto Alegre di Rovigo e  tutte le associazioni e i volontari, in particolare gli amici Silvia Vanini e Andrea Baldo che oggi organizzano, in questa piazza la manifestazione “Disegniamo la Libertà”. Iniziativa che ha coinvolto in queste settimane i bambini e ragazzi della scuola Materna “San Giuseppe” e  scuola Primaria “Papa Giovanni Paolo II°” con elaborati sul tema “la libertà”. Un immenso grazie a tutte le maestre e professoresse che hanno aderito a questa iniziativa.
Un ringraziamento all’Associazione Nazionale Partigiani Italiani sezione di Rovigo e a tutti i volontari per aver organizzato,  presso il Parco Giardino, Domenica 23, “ Il pranzo della Liberazione” e oggi pomeriggio, sempre presso il Parco Giardino,  “Il concerto della Liberazione”.
Il 25 Aprile, che ricordiamo ogni anno, è importante per non dare mai per scontati i diritti di cui godiamo oggi, così faticosamente conquistati e difesi anche con il sangue. Li dobbiamo vivere, difendere ed esercitare insieme ai doveri che non devono rimanere solo sulla carta ma devono essere vissuti e interpretati da ogni singolo cittadino ogni giorno. Questo è il nostro omaggio più vero e concreto a tutti coloro che ricordiamo qui oggi e che si sono battuti per la Libertà.
Questo ci ha insegnato e ci insegna il 25 aprile. E non ci stancheremo mai di ricordarlo.
Viva la Resistenza, Viva la Liberazione, Viva la Costituzione, Viva la Pace, ovunque e senza confini.

IL SINDACO
Simone Ghirotto

 

DISCORSO 25 APRILE 2023

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